Leo Shoes PerkinElmer Modena – Sir Safety Conad Perugia 1-3 (23-25, 25-22, 21-25, 21-25)
Troppa Perugia per una Modena priva di uno dei suoi pezzi grossi. I gialloblù lottano per due ore, conquistano un set, ma non riescono nell’impresa di portare la serie sul 2-0. Se a Bruno e compagni non è mancato mai il cuore, è probabilmente mancata la forza del servizio a staccare la ricezione perugina e anche un certo peso in attacco. Due lacune che corrispondono proprio alle più spiccate caratteristiche dello squalificato Yoandy Leal – oggi a bordocampo in attesa dell’esito del ricorso – ma che non sono state colmate da Maarten Van Garderen, sostituito dopo un avvio glaciale, e solo in parte dal subentrante Swan Ngapeth. Ora Modena dovrà nuovamente violare il PalaBarton e riscattarsi tra una settimana in gara4 davanti ai propri tifosi, i quali anche oggi non hanno certo fatto mancare il proprio sostegno e la propria creatività con la spettacolare coreografia messa in scena. Qualcosa da recriminare rimane, soprattutto pensando a quel doppio cartellino rosso comminato senza previo avvertimento alle due panchine e che ha tolto uno Ngapeth in trance agonistica dalla linea dei nove metri sul 19-19 del terzo set. La gara ha comunque restituito uno spaccato ben chiaro, con Perugia che ritrova parte del suo smalto e Modena che deve esplorare soluzioni diverse per sopperire all’assenza di Leal se non vuole cedere il passo.
La cronaca del match
Il Palapanini inaugura la serata con la coreografia preparata in questi giorni dai tifosi e ispirata all’inferno dantesco. Il sestetto di partenza di Andrea Giani è quello preannunciato, unica defezione quella di Gollini per indisponibilità sopraggiunta questa mattina. Modena va in campo quindi con Bruno-Nimir, Ngapeth-Van Garderen, Stanković-Mazzone e Rossini libero. Perugia risponde con Giannelli-Rychlicki, Leon-Anderson, Solé-Ricci e Colaci libero. Arbitri del match i signori Simbari e Cesare.
Il perentorio muro di Van Garderen su Leon battezza il match, dopodiché nella prima fase è la LeoShoes PerkinElmer a guidare fino al 10-5 segnato dal doppio ace di Bruno. Il set sembra avviato, ma break dopo break gli ospiti sfruttano soprattutto le indecisioni di Van Garderen e riescono a realizzare la rimonta impattando sul 17-17. Perugia trova il break di vantaggio sul 20-22 con il primo tempo di Solé e concretizza l’occasione sul 23-25 che consegna il primo set agli umbri. Il secondo parziale vede ancora Modena partire col piede giusto e andare avanti 10-7 col primo tempo di Mazzone. I canarini non mollano l’acceleratore, volando sulle ali di Nimir e soprattutto Ngapeth – 7 su 7 nel parziale in questione – capaci di esprimersi a livelli siderali. Sul 21-18 Perugia gioca il suo jolly mandando ai nove metri Leon che conquista due break; poco dopo Nimir incassa un muro e si va al 22-22. A decidere il parziale è, nei fatti, il muro di Stanković per il 24-22, anche se a chiudere i conti è la mano di Ngapeth nello scambio successivo.
Nel terzo parziale parte in quarta la Sir Safety, che col servizio di Anderson mette all’angolo Modena e piomba sul 4-11. A set ampiamente indirizzato Andrea Giani mischia le carte in tavola e inserisce Swan Ngapeth per un Van Garderen in apnea da oltre un’ora, col francese che fa la sua parte nel rimettere tutto in discussione. L’irreale rimonta geminiana si spinge fino al 19-19 arrivato con l’ace di Ngapeth, ma la doccia fredda dei due cartellini rossi a Russo e al terzo allenatore di Modena per qualche battibecco di troppo toglie il pallone al francese e lo consegna poco dopo a Leon. Il cubano naturalizzato polacco non si fa pregare e mette in crisi la ricezione modenese, conquistando il 20-24 presto capitalizzato dal 21-25 di Anderson. Il quarto set sembra inizialmente poter condurre al tie-break, con la serie al servizio di Bruno a regalare il 4-0 a Modena. Gli umbri chiamano time-out e invertono la tendenza; grazie ad un netto parziale di 10-5 si portano avanti e da qui non vacillano più, nonostante le grandi giocate di un Earvin Ngapeth mai domo. Discutibile mossa finale dell’inverecondo Grbić che manda in campo Travica sul 20-24, ma per la fortuna di tutti quest’ultimo batte in rete tra i fischi del Palapanini, permettendo che il match termini poco dopo con l’errore di Ngapeth nello stesso fondamentale.
Il prossimo impegno
Pochissimi giorni di sosta, nei quali perverrà fra l’altro l’esito del ricorso presentato dalla società gialloblù per la squalifica di Leal, poi si tornerà in campo al PalaBarton mercoledì sera per gara3. Modena, come detto anche dal suo allenatore nel post gara, dovrà sforzarsi per trovare soluzioni offensive efficaci che possano farle rimettere la testa avanti nella serie e tornare a giocare una finale Scudetto dopo sei stagioni. A Perugia i canarini troveranno senza dubbio una tifoseria caldissima e che non ha certo dimenticato il furibondo finale di gara1.
Leo Shoes PerkinElmer Modena: Mossa De Rezende 3, Ngapeth E. 23, Mazzone 7, Abdel-Aziz 19, Van Garderen 3, Stankovic 4, Sanguinetti 0, Rossini (L), Ngapeth S. 6, Sala 0. N.E. Salsi. All. Giani.
Sir Safety Conad Perugia: Giannelli 4, Anderson 18, Ricci 8, Rychlicki 12, Leon Venero 15, Solé 11, Piccinelli (L), Colaci (L), Plotnytskyi 0, Ter Horst 0, Travica 0. N.E. Dardzans, Mengozzi, Russo. All. Grbic.
ARBITRI: Simbari, Cesare. NOTE – durata set: 30′, 28′, 32′, 30′; tot: 120′.
MVP – Colaci (Sir Safety Conad Perugia)
Foto: Modena Volley