Foto Vignoli per www.modenafc.net
“E allora alziamo un bicchiere di vino, di vino, di vino, brindiamo a Novellino!”. Così cantava per l’ultima volta, nel maggio 2007, la celebre Gradinata sud, cuore pulsante del tifo blucerchiato. Quel giorno il mister di Montemarano salutava commosso la Sampdoria dopo averla riportata ai vertici del calcio che conta. Volto arcigno da pugile e insaziabile fame di vittoria: questo è Walter Novellino; un allenatore che, durante la sua lunga carriera, non solo è entrato nei cuori dei tifosi sampdoriani, ma anche dei tifosi del Venezia i quali, grazie a lui, ritrovarono la “Serie A” a fine anni novanta dopo oltre trent’anni. Da sempre fautore del 4-4-2 composto da una punta di peso ed una di movimento, mister “Monzon” si è fatto apprezzare ovunque per la sua professionalità, per la sua abilità di leggere le partite e, soprattutto, per la sua capacità di tirare fuori il meglio dai giocatori. Basti pensare ai due attuali attaccanti gialloblu per rendersi conto di come “il mister” riesca ad estrapolare le qualità dei singoli e a valorizzare al meglio ogni elemento della rosa.
El Diablo Granoche, che nel girone di ritorno ha raggiunto la doppia cifra, aveva segnato solo una volta in 9 presenze nella prima parte della stagione con la maglia del Cesena; Khouma Babacar è diventato in pochi mesi il beniamino della Curva Montagnani; e se l’anno scorso “Il Re Leone” deludeva a Padova in un’annata costernata da diversi infortuni (1 rete in 16 presenze), questa stagione il “Re leone” è salito in cattedra con 20 gol, dimostrando di essere pronto per il salto di categoria.
Oltre ad aver dato continuità alla difesa a quattro con giocatori intercambiabili tra loro e capaci di ricoprire più ruoli, il mister ha avuto il pregio di valorizzare i giovani “Pasodoble” Molina e “Zizou” Rizzo oltre che “il Ragno di Moncalieri” Carletto Pinsoglio, diventato uno dei migliori portieri della Serie B.
Il merito della grande crescita del Modena e della striscia di quindici risultati utili consecutivi va dunque attribuito anche e soprattutto a Mister Novellino, un leader nello spogliatoio e un vero condottiero durante tutti i novanta minuti di gioco.
Quello che “Monzon” sta compiendo in questi mesi sotto la Ghirlandina è qualcosa di unico e straordinario, che non si vedeva a Modena da quasi dieci anni; per l’esattezza dai playoff 2005/06 di Christian Bucchi e Stefano Pioli. L’entusiasmo del Braglia e la mentalità da grande squadra che il mister ha inculcato nei ragazzi non mancheranno neanche venerdì sera.
È tutto pronto e la tavola è apparecchiata. I tifosi del Modena non aspettano altro che alzare un bicchiere di vino e brindare a Novellino.