Per chi non è delle parti della bassa padana, il significato del titolo non sarà così immediato. Per cui lo traduco : “Mi hanno detto”.
Esordisco così perchè è impossibile parlare della partita del Carpi di ieri se non partendo dai “sentito dire”. Commenti sulla partita a me riportati solo da chi ha potuto essere presente, visto che la leggendaria Lega B ha deciso di far recuperare una partita (ormai risalente a sei mesi fa) in infrasettimanale postprandiale. Decisione assurda, alla faccia di chi si riempie la bocca di velleità di riempire gli stadi e renderli accoglienti ed accessibili a tutti. Peccato che le persone comuni, mediamente, nel primo pomeriggio del martedì lavorino e non possano assentarsi come e quando vogliono, a seconda delle decisioni di Abodi.
Così, oltre alle assurde politiche di “sicurezza” su cui ritorneremo in sede più consona (e che, con la sicurezza, poco hanno a che fare), il tifoso appassionato deve confrontarsi con decisioni lunari. Già il fatto che la partita sia stata fissata a Modena, non è stata la decisione più illuminata. Perchè non a Carpi, al Cabassi, nella nostra casa, ed ancora una volta costretti a giocare al Braglia? Perchè allora si giocò a Modena, risponderebbero i graduati del calcio, che vogliono decidere della nostra fede. E allora, usando lo stesso metro di giudizio, perchè non continuarla in serale (visto che allora si giocò in notturna), in modo da consentire a tutti i tifosi di essere presenti? Misteri della fede, per l’appunto. Di quella dei tifosi, costretti a seguire in pochi ed in stadi desolati di primo pomeriggio feriale la propria squadra, per farle sentire sempre ed ovunque la presenza di chi ha la possibilità di esserci. Quella fede che ti porta, e lo sappiamo bene in tanti, a rinunciare anche ad una giornata con la morosa per veder calcare alla squadra squallidi campi di Eccellenza.
Così, chi ha potuto esserci “mi ha detto” della tristezza dello stadio vuoto. Della mediocrità della partita. Delle occasioni avute e perdute. Delle amnesie difensive. Di un po’ di tutto, passando anche per le valutazioni tecniche e le discussioni sulle scelte del mister. I discorsi liberi, da bar, come è giusto e sacrosanto che sia per ogni tifoso. E quindi io, da tifoso che non capisce nulla di calcio ma che giudica solo da ciò che vede col cuore penso che questo Carpi (non ricchissimo di alternative e di materiale umano che possa cambiare le partite in corsa) sia un po’ a corto di fiato, che un fisiologico calo fisico si stia facendo sentire. Un calo che colpisce, soprattutto, nel secondo tempo di partite che vengono giocate discretamente, almeno fino all’intervallo. E mi pare anche che questo calo fisico si rifletta, nel momento in cui subentra, anche a livello psicologico, facendo sbagliare anche l’elementare. Ora, non mi pare reato di lesa maestà pensare che ci sia qualche problema di gestione di questo aspetto in termini di tempestività di scelte tecniche. Ma è assurdo che i ragazzi del Carpi, che per la squadra danno da anni anche l’anima (e ce lo hanno dimostrato in più di una occasione), vengano bersagliati dai mugugni di alcuni presenti, come “mi hanno detto”. Certo che fa male giocare bene contro le grandi e raccogliere poco contro le piccole, a nessuno piace. Certo che fa male perdere punti che sono come ossigeno per strada, in un campionato di B che non sembra essere il più inaffrontabile della storia. Ma non dimentichiamo l’obiettivo e, soprattutto, non dimentichiamo la gratitudine, che ai nostri ragazzi è dovuta fino a prova contraria. Perchè noi, chi non mugugna nei confronti dei nostri giocatori, quegli squallidi campi di cui sopra li abbiamo calcati tutti. E, sempre fino a prova contraria, lasciamo perdere voci, maldicenze e simili (“Ii m’an dit”, dalle nostre parti, ha più il significato del pettegolezzo che dell’informazione).
Detto questo, prendiamo il punto arrivato, gustiamoci il settimo goal stagionale di Memushaj, scancheriamo quando un rimpallo ci penalizza e guardiamo avanti, aiutando la squadra con la voce e col cuore, anzi….con sempre più voci e sempre più cuori. Sempre che la Lega ce lo permetta, quando è messa in grado di decidere.
AVANTI CARPI! AVANTI C.F.C.!